Il Compost del Consorzio Pellicano protagonista del progetto Fatima

//Il Compost del Consorzio Pellicano protagonista del progetto Fatima

Il Compost del Consorzio Pellicano protagonista del progetto Fatima

Giovedì 23 giugno presso la Sala riunioni “Giuseppe Medici” del Consorzio di Bonifica Maremma Etrusca di Tarquinia è stato presentato il progetto di ricerca FATIMA che il CREA Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria porta avanti insieme al Consorzio di Bonifica Maremma Etrusca, il Consorzio Pellicano ed altri utilizzatori e gestori delle risorse naturali locali.

Il Progetto Europeo “FArming Tools for external nutrient Inputs and water MAnagement – FATIMA” è un Progetto di Ricerca applicativa finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito della Call del Programma Horizon 2020 e lo scopo è quello di coinvolgere le comunità locali a tracciare una strada per sviluppare strategie agro-ambientali, economiche e sociali che possano aiutare gli agricoltori a migliorare la gestione del territorio, le politiche e le infrastrutture tecniche per arrivare ad un’agricoltura sostenibile.

Il progetto si sviluppa in otto aree test suddivisi tra Spagna, Italia, Grecia, Austria, Repubblica Ceca, Olanda, Francia e Turchia. L’Area pilota del progetto FATIMA in Italia è la Piana di Tarquinia. Il Compost prodotto dal Consorzio Pellicano è stato utilizzato in una parcella sperimentale di pomodoro irriguo al fine di individuare corrette pratiche agronomiche finalizzate al restauro della materia organica del suolo.

Il compost e in particolare l’Ammendante Compostato Verde come quello prodotto dal Consorzio Pellicano ha la funzione di apportare sostanza organica umificata migliorando le proprietà fisico-strutturali e biologiche del terreno promuovendo la conservazione nel lungo periodo della fertilità Il Compost incide posivamente sulla capacità sia di assorbire e di rilasciare acqua nel suolo sia di trattenere gli elementi nutritivi in forma facilmente assimilabile da parte della pianta inoltre incrementa l’attività microbiologica utile alla fertilità integrale del suolo agricolo.

L’Ing. Pisarri, Direttore Unico del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca ha accolto e salutato i presenti mostrando il suo vivo interesse per le tematiche affrontate dal progetto e per le opportunità rappresentate dagli studi sulla gestione sostenibile dell’acqua.

Una breve presentazione è stata fatta dalla dott.ssa Silvia Vanino, CREA-PB mentre il Prof. Rosario Napoli team leader del progetto CREA- RPS, il dott. Carlo de Michele – Ariespace e il dott. Stefano Fabiani CREA-PB hanno illustrato vari aspetti della ricerca inerenti rispettivamente la gestione del suolo e dei nutrienti, la gestione delle acque di irrigazione e i risvolti socio economici per le aziende agricole legate allo sviluppo del progetto.

Il dott. Pasquale Nino, CREA-PB ha evidenziato quale grande opportunità per le aziende agricole locali rappresenti questo progetto di ricerca che potrebbe portare ad una gestione agronomica avvalendosi di applicazioni di Precision Farming governate da mappe di vigore ottenute da immagini aeree o satellitari digitali multispettrali.

Sono intervenuti al dibattito il sig. Vincenzo Fava, Presidente del Consorzio di Bonifica della Maremma Etrusca di Tarquinia e proprietario dell’appezzamento pilota e la dott.ssa Alessandra Siniscalchi, Tecnico del Consorzio Pellicano, la quale ha rimarcato la necessità di una strategia di promozione del consociativismo agricolo e di accorciamento della filiera produttiva al fine di aumentare il margine di guadagno per gli agricoltori e rendere realizzabili gli investimenti tecnologici necessari a sfruttare totalmente le potenzialità offerte dagli strumenti messi a punto dalle ricerche in atto.

Franco Caucci

By | 2019-05-09T10:47:06+00:00 Giugno 29th, 2016|News|0 Comments

About the Author:

Leave A Comment