La discussione sulla realizzazione del Progetto di Ampliamento del Consorzio Pellicano è stata riavviata, in una veste strumentale.
Interviene l’Ing. Alfredo Fragagnano, tecnico specializzato sull’argomento delle energie rinnovabili
Può sintetizzare ai nostri lettori i vantaggi del progetto presentato dal consorzio Pellicano agli Enti preposti?
L’uso di combustibili rinnovabili è un ciclo chiuso in quanto la CO2 emessa è inferiore o uguale a quella necessaria per la coltivazione e la crescita del substrato organico il cui scarto verrà utilizzato per produrre il combustibile in un ciclo replicabile all’infinito.
Le maggiori Associazioni Ambientaliste tra cui Amici della Terra e Legambiente sono favorevoli a questa tecnologia di valorizzazione degli scarti e dei rifiuti organici per la produzione di biometano, in particolare Legambiente aderisce in maniera strutturale alla piattaforma Assobiometano e agli Amici della Terra, inoltre lo stesso Movimento 5 Stelle nel programma politico in merito alle tecnologie rinnovabili è favorevole alla “Incentivazione della produzione di biogas dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti organici”.
Come si situa il Consorzio Pellicano di fronte all’azione denigratoria subita in questi anni dalle Associazioni Ambientaliste?
L’Associazione “Bio Ambiente” – Cura e salvaguardia del Territorio di Tarquinia e dell’Alto Lazio, è stata costituita dopo la presentazione dell’iniziativa del Consorzio Pellicano. L’unica attività che risulta di detta associazione è l’opposizione alla realizzazione dell’impianto in Tarquinia.
Il Comune di Tarquinia ha richiesto espressamente un parere all’Istituto Superiore della Sanità, può indicarci l’esito?
L’Istituto Superiore della Sanità ha espresso parere favorevole sulla documentazione allora fornita dalla Amministrazione Comunale. Va precisato che rispetto alla documentazione esaminata, l’attuale progetto riduce ad un quinto (1/5) le emissioni in atmosfera.
Ci può indicare come si sta evolvendo la normativa europea e nazionale?
Tutte le normative mondiali, Europee, Nazionali e Regionali stanno evolvendo con l’obiettivo di un sempre maggiore utilizzo di bio-combustibili in alternativa ai combustibilli fossili responsabili, questi ultimi, dell’incremento delle concentrazioni di CO2 in atmosfera.
Alla luce di queste realtà è evidente che l’osservazione degli oppositori non è pertinente né ha valenze “ambientaliste”.
Alfredo Fragagnano
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