Agroenergia: “fuorviante sostenere che impianto di biometano da FORSU ha impatto sulla salute

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Agroenergia: “fuorviante sostenere che impianto di biometano da FORSU ha impatto sulla salute

Premesso che la raccolta differenziata dei propri rifiuti e il trattamento della frazione organica, che è quella con maggiori impatti odorigeni, rappresenta una necessità per ogni comunità responsabile, la digestione anaerobica con la produzione di biometano è l’opzione con l’impatto ambientale minore, rispetto alle sue alternative, rappresentate da:

  • Termovalorizzazione (combustione diretta o co-combustione in cementifici ad alte temperature)
  • Compostaggio aerobico

 

Termovalorizzazione

Per quanto riguarda la seconda opzione, assai impopolare in Italia, la destinazione alla combustione della frazione umida rappresenta un aspetto problematico ed è fortemente deprecata dall’Unione Europea, in quanto:

  • Energeticamente inefficiente (una quota importante dell’energia viene assorbita dalla necessità di evaporare l’umidità)
  • Impedisce le potenzialità di economia circolare derivanti dall’utilizzo agronomico della parte organica per aumentare la fertilità del suolo.

 

Compostaggio aerobico

Numerosi studi, tra i quali citiamo qui

  • da De Groot e Van Lierop, 1999
  • Haight (2005), Assessing the environmental burdens of anaerobic digestion in comparison to alternative options for managing the biodegradable fraction of municipal solid wastes.

I dettagli dei risultati sono riportati nelle immagini che seguono.  In entrambi i casi, la digestione anaerobica, mostra non soltanto un saldo energetico favorevole schiacciante (senza considerare gli impatti positivi dell’utilizzo del biometano prodotto per autotrazione), nei confronti del semplice compostaggio aerobico, ma risulta decisamente migliore nei confronti di quest’ultimo anche dal punto di vista della riduzione delle emissioni complessive nella valutazione del ciclo di vita (LCA).

La digestione anaerobica e la produzione di biometano

Le preoccupazioni per la salute derivanti dalla digestione anaerobica e dalla successiva purificazione del biogas in biometano,  sono decisamente ingiustificate e fuorvianti.

Trattandosi di un processo biologico in ambiente chiuso (per l’appunto anaerobico), non viene generata alcuna emissione. Nei digestori ha luogo un processo di decomposizione della sostanza organica contenuta nella frazione umida dei rifiuti in ambiente chiuso, in modo del tutto analogo a quello che ha luogo, per esempio,  nelle vasche di stoccaggio dei liquami zootecnici o nelle discariche di rifiuti. Ma, nel caso della digestione anaerobica, la reazione avviene al chiuso e il metano prodotto e quindi purificato, viene catturato per scopi energetici e destinato all’immissione nella rete di gas naturale, anziché finire in atmosfera, dove avrebbe un effetto serra the 30 volte superiore alla CO2

Il processo di purificazione, a seconda delle tecnologie, separa la CO2 dal metano e da altri inquinanti, che vengono trattenuti.

Nel di destato in uscita dall’impianto viene separata la parte solida, che dà luogo a un compost qualitativamente analogo a quello in uscita da un impianto di compostaggio di rifiuti.

Gli unici inpatti emissivi di cui si può parlare sono quelli della frazione organica dei rifiuti stoccata prima del trattamento, ma, un impianto ben progettato è in grado di minimizzarli, raccogliendo i rifiuti in entrata in capannoni chiusi, con atmosfera in depressione.

Economia circolare

Va infine qui notato che l’Unione Europea darà sempre maggiore importanza all’impatto positivo delle digestione anaerobica dei rifiuti, per il contributo che può dare alla sostituzione di fertilizzanti chimici, la cui produzione è fortemente energivora e dipende dalle fonti fossili. La comunicazione della Commissione Europea al Parlamento Europeo del 26.1.2017 sottolinea il ruolo del Waste to Energy (Dai rifiuti all’energia) nel pacchetto sull’Economia Circolare, per una serie di aspetti.  In particolare viene evidenziato il ruolo superiore della digestione anaerobica rispetto alle altre alternative nella gestione dei rifiuti (v. Gerarchia del Rifiuto) qui di seguito:

 

Conclusioni

Alla luce di quanto sopra evidenziato, si può affermare che la digestione anaerobica con produzione di biometano è un processo ambientalmente virtuoso per la gestione dei rifiuti, che non ha alcun impatto negativo sulla salute.

A tale riguardo, lo stesso documento europeo cita l’esempio della città di Milano, che produrrà biometano per migliorare le condizioni di emissioni da traffico di mezzi pubblici.

 

Piero Mattirolo, Agroenergia

Tortona, 7 aprile 2017

A proposito di AdMil – Agroenergia

AdMil è una società dedicata ai servizi per le energie rinnovabili in agricoltura e alle tecnologie collegate, attiva da oltre 30 anni. I servizi, che offre sotto il marchio registrato Agroenergia, comprendono eventi di formazione e diffusione di conoscenze, studi di fattibilità, analisi strategiche.  AdMil partecipa anche a progetti di ricerca aventi per oggetto lo sviluppo di nuove tecnologie, al servizio delle agroenergie. Ha la sua sede operativa a Tortona (AL), all’interno del Polo di Innovazione delle Energie Rinnovabili e del Fotovoltaico.

By | 2019-05-09T10:43:07+00:00 Luglio 11th, 2017|biometano|0 Comments

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